MURATTORI S.R.L. - Testo e Regia di Emiliano De Martino

Antonio è un ragazzo trasferitosi a Roma dalla periferia per inseguire il sogno artistico, vuole diventare un attore ricco e famoso. Vive di espedienti e piccoli lavoretti part – time con i quali a stento riesce a pagare l'affitto del suo minuscolo appartamento, la sua voglia di emergere lo porta a vivere con estrema importanza ogni tipo di opportunità lavorativa gli si presenti, anche per affrontare un casting per un figurazione speciale studia giorni e giorni applicando il metodo Stanislavskij per giorni interi, è follemente innamorato di una showgirl mai diventata davvero famosa “SASHA” della quale ha tutto (calendari, interviste, etc.), questa sua passione sfrenata per lei evidenzia in maniera compromettente la sua vita aggravando un piccolo disturbo cognitivo detto PROSOPAGNOSIA ossia la difficoltà a distinguere i tratti somatici umani, è anche affetto da PAROSSISMO condizione per la quale non solo vede tutte le donne con lo stesso volto, ma quel volto che vede è quello della donna che ama ossia Sasha. Un giorno riceverà una visita a domicilio inaspettata da un agente di controllo di una nuova sezione della SIAE, la sezione: P.A.P.A.F. (PRESIDENZA ATTORI PROFESSIONISTI APPROSSIMATIVAMENTE FALLITI).
Questo agente il signor Tommaso La Gatta dovrà accertare la veridicità del suo curriculum e portare un po' d'ordine nella categoria degli attori in Italia, esaminando tutti i sedicenti attori e valutarne la preparazione, così da costituire in Italia finalmente un ALBO PROFESSIONALE. Tommaso La Gatta, è di animo sensibile, tanto da affezionarsi a questo giovane intraprendente e disperato e sceglie di aiutarlo a preparare questo esame di ammissione all'albo, scelta che lo porterà ad andare contro le regole del suo lavoro mettendolo nei guai con la PAPAF. Anche Tommaso è affetto da questo rarissimo disturbo cognitivo la PROSOPAGNOSIA, ma a differenza di Antonio non dal Parossismo, quindi Tommaso vede tutte le donne con lo stesso volto, ma senza sapere se davvero esista o no quel volto che lui vede. Sasha invece è un'avvenente donna di 35 anni, corpo prorompente, tratti mediterranei ed è l'assillo di Antonio, in scena vedremo il personaggio di Sasha in tre versioni, quella che vede Antonio, quella che vede Tommaso e quella reale che vede il resto del mondo, di conseguenza anche tutti gli altri personaggi femminili che si alterneranno assumeranno le sembianze delle proiezioni psichiche dei due protagonisti maschili. Antonio non si presenterà mai all'esame e Tommaso verrà licenziato per favoreggiamento di attore e i due verranno condannati dalla PAPAF ad emigrare al nord a fare i MURATORI ,saranno banditi da tutti i teatri, i set e gli studi tv per 5 anni, venendo insigniti della DASPO artistica e condannati a fare i muratori a Modena, cosa che destabilizzerà totalmente la loro vita, i loro sogni e le loro ambizioni cominciando piano piano ad assaporare il gusto del concreto, del rispetto della gente verso il loro lavoro umile e faticoso ma così onesto e utile alla comunità, lentamente si appassioneranno a questa loro attività di muratori portandoli a sognare una ditta di costruzioni in proprio, la “ MURATTORI S.r.l.“. Durante uno dei loro giorni lavorativi arriva sul cantiere la vera Sasha che è lì per girare uno spot televisivo ma lei alla vista di Antonio ha un vero e proprio colpo di fulmine e i due si innamorano diventano una piccola famiglia a tre lei ,lui e l'amico della coppia che grazie alla visibilità mediatica della showgirl tra un selfie e l'atro diventeranno famosi e star del web cominciando ad usufruire di sponsorizzazioni e brand diventando finalmente famosi, ma non da attori bensì da muratori, anzi MURATTORI. NOTE DI REGIA Ho deciso di raccontare questa storia allo scopo di portare alla luce anche dei “non addetti ai lavori” l'oramai paradossale vita di un'artista o meglio di un attore oggi. “ANTONIO e TOMMASO” rappresentano il senso umano e la pura ambizione romantica di chi fa arte nonostante tutto e lottando quotidianamente contro oggettive difficoltà sociali e comportamentali scaturite da due dei più subdoli disturbi cognitivi oggi conosciuti, la “prosopagnosia” e il “parossismo”. I personaggi femminili che li accompagneranno, Sasha, Vanessa, Galina, Menna e Luana saranno l'evidenziatore e il motore del loro percorso in questo “FANTASY”. Uno dei quadri più rappresentativi che apparirà nell'opera sarà il sovrapporsi agli occhi dello spettatore dell'immagine assillante di Sasha, sottolineando così la distorsione che ne consegue nei due protagonisti…quadri ricorrenti diventeranno un salto temporale nelle varie giornate che si susseguono all'insegna della novità e del paradosso che diventa man mano la quotidianità inspiegabile alla quale Antonio verrà sottoposto sotto la guida attenta e strategica di Tommaso. Lo definisco “FANTASY”, perché un'istituzione e un movimento come la: PAPAF (presidenza – attori – professionisti – approssimativamente – falliti) è un miraggio nel mondo dello spettacolo attuale e servirebbe nella realtà per ridimensionare la professione dell'attore, dandogli una linea guida, delle regole, dei doveri e delle tutele che oggi non esistono. Il tutto viene narrato e rappresentato con estrema leggerezza e assume le fattezze di una commedia pura ma strizzando l'occhio alla speranza di una rinascita intellettuale. Emiliano De Martino